Gli stock di investimenti esteri diretti (IED) detenuti in paesi non UE da investitori residenti nell'UE ammontavano a 9 160 miliardi di euro nel 2023, registrando una diminuzione del 4,1% rispetto al 2022 (9 551 miliardi di euro).
Una tendenza simile è stata osservata nei titoli di investimento detenuti da residenti non UE nell'UE, che sono diminuiti a 7 446 miliardi di euro nel 2023, con un calo del 5,4% rispetto al 2022 (7 874 miliardi di euro).
Nel 2023, la posizione degli investimenti netti dell'UE nei confronti del resto del mondo è rimasta relativamente stabile, con un aumento del 2,2% rispetto al 2022.
Le Entità a scopo speciale (SPE) hanno continuato a svolgere un ruolo significativo negli IDE. Alla fine del 2023 rappresentavano il 29% dei titoli di investimenti esteri totali detenuti dall'UE all'estero e il 33% dei titoli di investimento estero detenuti dal resto del mondo nell'UE.
Alla fine del 2023, gli Stati Uniti hanno assorbito il 26,6% (2 437 miliardi di euro) dei titoli di investimenti esteri totali detenuti dall'UE nel resto del mondo, seguiti dal Regno Unito (1 765 miliardi di euro, 19,3%). Erano seguiti dalla Svizzera (755 miliardi di euro, 8,2%), dal Brasile (312 miliardi di euro, 3,4%) e da Singapore (263 miliardi di euro, 2,9%). Più del 2% delle partecipazioni detenute dai residenti dell'UE erano detenute in Canada (2,7%), in Cina (esclusa Hong Kong, 2,5%), in Russia (2,4%), alle Bermuda (2,3%), in Messico (2,3%) e negli Emirati Arabi Uniti (2,0%).
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Al contrario, gli investitori diretti statunitensi rappresentavano la maggior parte dei titoli di investimenti esteri detenuti dal resto del mondo nell'UE (2 299 miliardi di euro, 30,9%). Seguiva il Regno Unito (1 314 miliardi di euro, 17,6%), seguito dalla Svizzera (620 miliardi di euro, 8,3%), dalle Isole Cayman (353 miliardi di euro, 4,7%), da Singapore (314 miliardi di euro, 4,2%) e dalle Bermuda (276 miliardi di euro, 3,7%). Tra gli altri paesi, più del 2% dei titoli di investimento nell'UE erano detenuti da investitori del Canada (3,3%), del Giappone (2,9%), di Hong Kong (2,1%), della Russia (2,1%) e delle Isole Vergini britanniche (2,0%).
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Source: Eurostat, https://ec.europa.eu/eurostat/product?code=ddn-20241203-1